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mercoledì 23 dicembre 2015

Otto

Già.. sei con noi, da otto settimane. Legato come un palloncino da un filo sottile, ma forte e grande.
Ti abbiamo visto la settimana scorsa sai? Lo sapevo che c'eri, in ogni caso comunque.. me lo ricordano le nausee che mi fanno visita tutti i giorni, anche se a momenti alterni.
Ma certo, vedere quanto grande sei, ascoltare il tuo cuore, dà un senso molto grande a tutti i malesseri tipici e fastidiosi di questo periodo. 
Quindi volevo solo dirti grazie che ci hai scelto, grazie che non molli, grazie perché renderai questo Natale bello e ricco come non mai.
Volevo dirti che ieri lo abbiamo detto a tuo fratello.. non puoi immaginare quale sorriso. Come siamo stati felici di questo!! Ora mancano i nonni (inutile dire che i miei lo sanno già... del resto un'influenza intestinale quanto a lungo può durare?).
Quindi niente.. tieniti forte perché la strada è lunga.. ma ti assicuro che varrà la pena essere tenaci e mantenere la rotta.

Buon Natale a tutti!

giovedì 27 agosto 2015

ripartire

Domani visita.
Ho pensato che questo potesse essere il modo migliore di ricominciare la ricerca. E considerato che a noi le cose no vengono mai facili, forse è la strada più logica da intraprendere.
Anche perché, dai, è davvero il caso di fare un controllo, altrimenti, cooscedomi, il rischio è di diventare il malato immaginario, riconoscendomi tutta una serie di malesseri che se solo tenti di googlarli ti uscirà una sfilza iterminabile di malattie rare e gravissime.
Tra l'altro, siccome sono dell'idea che il figlio nasca prima nella mente e nel cuore dei genitori, ecco, dare forma ad un'idea, attraverso le piccole cose che si possono fare da non- incinte, è bello. E' bello, perché è attraverso la tua salute che passa quella del tuo futuro- possibile figlio. Ed è prendendoti cura di te che non puoi non pensare a quanto bello sarebbe se succedesse di nuovo. 
Perché dai, ora siamo in una nuova fase della nostra vita. Se penso a Mattia, lui è nato nel clima di stupore e meraviglia della me- vent (isett)enne. Ora che ho scavallato i 30, abbiamo fatto casa, abbiamo un bimbo grande... cosa si potrebbe volere di più, se non l'ultima stanza da riempire di vocine di neonato? 
Ok ok, non ho dimenticato quanto una vocina possa trasformarsi nell'urlo dell'aquila incazzata; non ho neanche dimenticato quanto vomito- cacca- rigurgiti vari ho pulito. Non ho neanche dimenticato la quantità esorbitante di lavatrici che ho fatto e soprattutto non ho dimenticato il male alle tette causato da ragadi e le notti in bianco. 
Però.. però..
Cacchio, mi fermo davanti ai negozi a guardare quanto belle sono le tutine da neonato.. passo in libreria e non me ne vado finché non sbircio qualche manuale da mamma. L'altro giorno sono andata a recuperare alcune cose dai miei suoceri, nella stanza dove teniamo tutto quello che non ci serve più.. e la visione del trio mi ha provocato un certo subbuglio... 
Insomma questo secondogenito lo vogliamo, lo voglio proprio. Spero che domani vada tutto bene, che che il medico dica che quello che è successo può succedere e  che non c'è problema....
speriamo.

mercoledì 19 agosto 2015

vacanze

Caro nano,
anche se mancano alcuni mesi al tuo quinto compleanno, lascia che ti dica che i tuoi 4 anni sono davvero colmi di crescita. Non sei più il bambino piccolo, non sei più neanche un bambino medio. Il prossimo anno tu sarai dei grandi! E sei veramente grande ormai. 
Lo capisco dalle tue mille domande. Che non sono mai banali, che pretendono una risposta esaustiva, che vogliono andare a fondo e capire come vanno le cose completamente. E credimi, che a volte non è facile trovare le parole giuste. A quattro anni abbiamo parlato di come si nasce, quando si muore, come si creano i bambini. Ma non solo, abbiamo parlato degli uomini primitivi, dell'universo (creazione della terra, via lattea, galassie e compagnia bella), abbiamo parlato di terremoti, vulcani e tornadi. A proposito, dici che l'argomento tornadi lo possiamo considerare archiviato? 
E poi... quante canzoni sei capace di inventare tutte in un giorno? Ok, io sono di parte, ma trovo davvero molto bello il senso di gruppo che hai, lo sai? Le tue canzoni parlano sempre dei tuoi amici, e del fatto che dovete allenarvi per l'ennesima sfida che vincerete.. tutti insieme!
Per ora ti godi l'ultima parte di estate, che quest'anno è stata calda, calda e calda, e ci ha permesso di goderci una splendida vacanza al mare (e che mare!) e ci ha regalato giorni freschi e soleggiati in montagna. E poi ancora la possibilità di invitare i tuoi amici dell'asilo da noi e di trovarci in piscina. E tante luminose risate.
La prossima settimana saremo ancora qualche giorno in montagna e poi arriverà di nuovo settembre. La scuola ricomincerà e ricomincerà un nuovo intenso anno.
E settembre è un ottimo mese, ma di questo ne parleremo.. a settembre.

*nb. sarebbe un peccato dimenticare la frase che mi ripeti ogni santo giorno al fine di giustificare il tuo essere estremamente cozza nei miei confronti "faccio tutto quello che fai tu, mangio tutto quello che mangi tu e vado dove vai tu". Ok.

martedì 28 luglio 2015

Ripresa

Ok, riprendere non è facile, quando si manca da molto. Ma a questo silenzio in questo mio piccolo spazio non corrisponde affatto una sorta di staticità nella mia vita. Al contrario, diciamo che stiamo sperimentando una frase di grande crescita, noi come famiglia.
A ripensarmi 5 anni fa, quando Mattia era ancora nella mia pancia e io vivevo nel mondo dei sogni, mi faccio una grande tenerezza. Ad oggi molte cose sono cambiate. Abbiamo un bel bambino di 4 anni e mezzo, abbiamo una casa, abbiamo il progetto il secondo bambino e facciamo i conti con una realtà a volte ostile, a volte amica, e sempre in grado di sorprenderci. 
L'estate è un periodo di respiro, anche se qui l'afa che ci ha accompagnato per tutta luglio quasi ce lo voleva togliere. Ed è un periodo di riflessione, e di batterie che si ricaricano, e di energie che ritornano, di piccole cure che ci prendiamo per noi. Io ad esempio, per la mia famiglia, ho approfittato dell'albero di albicocche che quest'anno ha dato il meglio di sè e ho fatto 6 vasetti di marmellata. Poi, ieri, con mia mamma abbiamo fatto 10 vasetti di ragù di verdure con le verdure freschissime dell'orto, pronti per l'uso. A Mattia ho detto che stiamo facendo, come le formiche, le "provviste per l'inverno" e a lui questa espressione piace, la usa tantissimo. 
Qualche tempo fa qualche mia conoscente, alla mia/nostra decisione, di aver piantato la nostra tenda in campagna, ha storto il naso dicendo che, pur avendo abitato in campagna, lei non farebbe mai casa in un luogo "lontano" dal centro, per questione di comodità. A me, personalmente, invece, la casa lontano dalla civiltà mi piace (nb: per lontano intendo 5 minuti in macchina dal centro eh?). Soprattutto in questa stagione, dove posso avere la piscina abbastanza grande da far sguazzare il nano, dove posso piantare i fiori che voglio, dove posso uscire tutto sommato come voglio. E dove posso sentire i grilli che cantano di notte, le rane che gracidano da lontano. E occhei, qualche macchina di tanto in tanto che passa, per ricordarmi che siamo nel neolitico, tutto sommato.
Così. Ora che le mie giornate sono a dimensione umana tutto sommato è bello poter riprendere a progettare il futuro, e riprendere un po' di spensieratezza e di leggerezza che a volte è mancata. E in questo ho potuto vedere a cosa mi è servito il blog. Non è vero, infatti, come a volte un pensiero strisciante mi attraversa, che i pensieri che si fermano nero su bianco siano inutili. A volte ci aiutano a ritrovare il filo di chi siamo, di che cosa cerchiamo, di quello che amiamo. E, non solo i nostri. Anche i blog amici ci aiutano a ritrovarci, in un filo di umana condivisione. 
Quindi, per parlare di piccoli e grandi progetti..
Per quanto riguarda un piccolo, ma anche grande progetto, questo è il mese in cui, alla veneranda età di 4 anni e mezzo, verrà acquistata la reverenda camera nanica. Non è che lo abbiamo fatto dormire in giardino fino ad oggi eh? semplicemente non abbiamo mai acquistato una camera come si deve; quella che ha, ora, è frutto dell'acquisto di alcune cassettiere che hanno fatto il loro lavoro fino ad oggi, ma ora risultano troppo piccole per contenere l'abbigliamento, ma non solo del ragazzino. E' giunto quindi il momento. Lui cosa ne pensa di tutto ciò? Al momento non sta nella pelle, e si è fatto assicurare un milione di volte che la cameretta che prenderemo deve essere arancione. So già che, nei momenti di stanca mi rinfaccerà l'acquisto dicendo che vorrà quella di prima, ma sono pronta a sopportare l'affronto.
Il progettone invece è il bambino. Bambino che non arriva, purtroppo. O meglio, arriva e scappa.. fai solo in tempo ad accorgerti che una piccola scintilla di vita c'è stata, ma è subito volata via. 
Per questo progetto è necessaria molta cura, molta serenità, che non ho (sempre), molta pazienza. Ed è per questo che cercheremo di riuscirci, senza cadere nel tunnel dell'idea fissa (anche se, conoscendomi, arriverà il momento, come è arrivato per tutti i progetti ambiziosi).
Mattia non so se abbia intuito il fatto, ma più o meno ogni settimana da qualche mese, esce chiedendo di un fratellino o una sorellina. A parte il fatto che potrei scrivere un post sulle "grandi domande" che mi pone, sempre da qualche mese (da noi si parla di nascita, di morte, di riproduzione, degli elementi di cui è composto il sangue, per dire!!! mi scendono i sudori al suo "mamma?.."), ultima in ordine cronologico è una sua uscita, effettuata un giorno che eravamo in macchina e stavamo andando a fare degli accertamenti. Ad un certo punto, dopo un minuto di silenzio dalla chiacchierata precedente, l'uomo in miniatura esordisce dicendo:
- mamma, dobbiamo comprare del legno.
-per cosa amore?
- per costruire un lettino.
- per chi?
- per il bambino che farai.
- si. Amore, qua dobbiamo girare a destra, vedi?

Il fatto è che noi due lo vogliamo questo sencondo pupo, ma è lui a parlarne più di tutti. Non so se sia perché in qualche misura intuisce questo desiderio o perché molti suoi compagni della scuola materna hanno un fratellino/sorellina. Mah. Comunque, la ricerca continua. Speriamo che arrivi.

giovedì 5 febbraio 2015

una cometa

Così sei stato..

il tempo di un piccolo e dolce sorriso.

Il tempo di uno sguardo complice.

Il tempo di una meraviglia e di una piccola magia.

Così.

Io mi dico che è stato meglio lasciarci, che non esserci mai incontrati.

Ciao stellina, sei stato per me il tempo di un dolce sorriso :)