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martedì 28 luglio 2015

Ripresa

Ok, riprendere non è facile, quando si manca da molto. Ma a questo silenzio in questo mio piccolo spazio non corrisponde affatto una sorta di staticità nella mia vita. Al contrario, diciamo che stiamo sperimentando una frase di grande crescita, noi come famiglia.
A ripensarmi 5 anni fa, quando Mattia era ancora nella mia pancia e io vivevo nel mondo dei sogni, mi faccio una grande tenerezza. Ad oggi molte cose sono cambiate. Abbiamo un bel bambino di 4 anni e mezzo, abbiamo una casa, abbiamo il progetto il secondo bambino e facciamo i conti con una realtà a volte ostile, a volte amica, e sempre in grado di sorprenderci. 
L'estate è un periodo di respiro, anche se qui l'afa che ci ha accompagnato per tutta luglio quasi ce lo voleva togliere. Ed è un periodo di riflessione, e di batterie che si ricaricano, e di energie che ritornano, di piccole cure che ci prendiamo per noi. Io ad esempio, per la mia famiglia, ho approfittato dell'albero di albicocche che quest'anno ha dato il meglio di sè e ho fatto 6 vasetti di marmellata. Poi, ieri, con mia mamma abbiamo fatto 10 vasetti di ragù di verdure con le verdure freschissime dell'orto, pronti per l'uso. A Mattia ho detto che stiamo facendo, come le formiche, le "provviste per l'inverno" e a lui questa espressione piace, la usa tantissimo. 
Qualche tempo fa qualche mia conoscente, alla mia/nostra decisione, di aver piantato la nostra tenda in campagna, ha storto il naso dicendo che, pur avendo abitato in campagna, lei non farebbe mai casa in un luogo "lontano" dal centro, per questione di comodità. A me, personalmente, invece, la casa lontano dalla civiltà mi piace (nb: per lontano intendo 5 minuti in macchina dal centro eh?). Soprattutto in questa stagione, dove posso avere la piscina abbastanza grande da far sguazzare il nano, dove posso piantare i fiori che voglio, dove posso uscire tutto sommato come voglio. E dove posso sentire i grilli che cantano di notte, le rane che gracidano da lontano. E occhei, qualche macchina di tanto in tanto che passa, per ricordarmi che siamo nel neolitico, tutto sommato.
Così. Ora che le mie giornate sono a dimensione umana tutto sommato è bello poter riprendere a progettare il futuro, e riprendere un po' di spensieratezza e di leggerezza che a volte è mancata. E in questo ho potuto vedere a cosa mi è servito il blog. Non è vero, infatti, come a volte un pensiero strisciante mi attraversa, che i pensieri che si fermano nero su bianco siano inutili. A volte ci aiutano a ritrovare il filo di chi siamo, di che cosa cerchiamo, di quello che amiamo. E, non solo i nostri. Anche i blog amici ci aiutano a ritrovarci, in un filo di umana condivisione. 
Quindi, per parlare di piccoli e grandi progetti..
Per quanto riguarda un piccolo, ma anche grande progetto, questo è il mese in cui, alla veneranda età di 4 anni e mezzo, verrà acquistata la reverenda camera nanica. Non è che lo abbiamo fatto dormire in giardino fino ad oggi eh? semplicemente non abbiamo mai acquistato una camera come si deve; quella che ha, ora, è frutto dell'acquisto di alcune cassettiere che hanno fatto il loro lavoro fino ad oggi, ma ora risultano troppo piccole per contenere l'abbigliamento, ma non solo del ragazzino. E' giunto quindi il momento. Lui cosa ne pensa di tutto ciò? Al momento non sta nella pelle, e si è fatto assicurare un milione di volte che la cameretta che prenderemo deve essere arancione. So già che, nei momenti di stanca mi rinfaccerà l'acquisto dicendo che vorrà quella di prima, ma sono pronta a sopportare l'affronto.
Il progettone invece è il bambino. Bambino che non arriva, purtroppo. O meglio, arriva e scappa.. fai solo in tempo ad accorgerti che una piccola scintilla di vita c'è stata, ma è subito volata via. 
Per questo progetto è necessaria molta cura, molta serenità, che non ho (sempre), molta pazienza. Ed è per questo che cercheremo di riuscirci, senza cadere nel tunnel dell'idea fissa (anche se, conoscendomi, arriverà il momento, come è arrivato per tutti i progetti ambiziosi).
Mattia non so se abbia intuito il fatto, ma più o meno ogni settimana da qualche mese, esce chiedendo di un fratellino o una sorellina. A parte il fatto che potrei scrivere un post sulle "grandi domande" che mi pone, sempre da qualche mese (da noi si parla di nascita, di morte, di riproduzione, degli elementi di cui è composto il sangue, per dire!!! mi scendono i sudori al suo "mamma?.."), ultima in ordine cronologico è una sua uscita, effettuata un giorno che eravamo in macchina e stavamo andando a fare degli accertamenti. Ad un certo punto, dopo un minuto di silenzio dalla chiacchierata precedente, l'uomo in miniatura esordisce dicendo:
- mamma, dobbiamo comprare del legno.
-per cosa amore?
- per costruire un lettino.
- per chi?
- per il bambino che farai.
- si. Amore, qua dobbiamo girare a destra, vedi?

Il fatto è che noi due lo vogliamo questo sencondo pupo, ma è lui a parlarne più di tutti. Non so se sia perché in qualche misura intuisce questo desiderio o perché molti suoi compagni della scuola materna hanno un fratellino/sorellina. Mah. Comunque, la ricerca continua. Speriamo che arrivi.

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