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domenica 29 settembre 2013

settembre, nuovi inizi

L'estate è volata via, è stata un battito di ciglia, un soffio di vento e siamo qui, ad affrontare un anno immensamente ricco, pieno di tutti i nostri sogni che lentamente prendono forma.
La scuola dell'infanzia è iniziata fra qualche lacrima ma soprattutto con grande entusiasmo. Siamo in trasferta, spero per brevissimo tempo, a casa dei miei, perché quella che sarà la nostra casa è ancora in fase di lavorazione e prima di due settimane di entrare non se ne parla.
Sono qui, a raccogliere le energie che mi serviranno per affrontare l'ultimo anno di università, per arrivare a giugno con una tesi, esami laboratori ecc completati. Se mi guardo indietro non posso che farmi i complimenti: neanche nella mia laurea precedente sono stata così in regola con tutto e questa università mi ha fatto capire quante risorse possano essere nascoste in una persona quando c'è una motivazione forte alla base. Certo non si è presenti in tutto e non posso attribuire a me la conduzione dei lavori nell'appartamento, merito esclusivo del mio compagno che si è rivelato anche un ottimo capo-cantiere!:)
Siamo tutti molto felici di essere giunti fino a qui. Manca un anno e questa faticaccia sarà conclusa. E Dio solo sa quanto sono stanca onestamente. Non avrei mai pensato, io, di dire una cosa così.. ma veramente non ne posso più di aprire libri, di sacrificare domeniche, di chiedere cambi orario a scuola, di perdere momenti importanti con Mattia. Non vedo l'ora che anche quest'anno passi veloce e facile. Lo so che è tragica detta così.. ma non vedo l'ora che torni giugno!!! prende male se pensi che siamo a settembre eh?:)

Mattia cresce. Ora sta imparando a giocare da solo, si perde molto di più rispetto a qualche mese fa. A parte qualche piantarello al mattino a lui la materna piace molto ed è molto orgoglioso di mostrarmi i suoi disegni quando lo vado a prendere.. le maestre spesso usano la tempera e per lui tutto quel colore è un tripudio di felicità! la cosa più meravigliosa della giornata forse sono proprio quei momenti quando vado a recuperarlo da scuola, nei quali, dopo che mi ha visto, non mi dice ciao, ma si avvinghia in un abbraccio meraviglioso che dura solo qualche momento, il tempo di pensare un "grazie" sommesso e alla immensa gioia di essere io la sua mamma.
Sono pochi i momenti in cui c'è un po' di nostalgia del tempo che passa e di lui che non è più  "piccolo". Ora l'intera giornata con lui è costellata di risate e giochi. Insieme a questi sono comparsi anche i malefici "capricci": in particolare il più quotato ora è quello di "urlare" (ma di brutto eh?) quando è arrabbiato e buttarsi per terra. Fortunatamente noo accadono spesso: devo ammettere che i capircci mi spiazzano parecchio. Sono i momenti in  cui non si riesce a trovare un accordo e a volte non riesco a gestirli come tata Lucia vorrebbe. Non mi riesce facile ignorarli e di solito finisce che anche io sono mezza isterica!!
Ma accanto a questi momenti ce ne sono altri da ricordare! Una delle mattine scorse, dopo ovviamente il biberon di latte (che prima non si ragiona) il topo che si mette in piedi sul letto, prende il mio viso fra le sue mani e solennemente mi dice "mamma, ti vojio bene" (ahhhrggg!!! presente un cuore che si scioglie, diventa una nuvola e poi ricomincia a battere? ecco).
Ora gli è arrivata la biciclettina rossa di Cars e, neanche a dirlo, è la sua nuova compagna inseparabile! volevo dirottare l'acquisto su quelle  biciclettine senza pedali che dicono favoriscono l'equilibrio ma su questa gioca e si diverte un mondo.. sarà meno pedagogicamente corretta ma il ragazzo apprezza molto!

Speriamo che come settembre è stato dolce, anche ottobre scorra via velocemente.. che poi quando arriva novembre (mese che detesto, sebbene cada il mio compleanno).. dai, in fondo a novembre si può già pensare al Natale no?:)




venerdì 26 luglio 2013

ricordi

Due anni e mezzo possono essere pochi, ma sono anche moltissimi se riguardano l'intera vita di un bambino.
Due anni e mezzo fa non sapevo certamente come sarei stata oggi, e come sarebbe stato lui. Lui che con oggi termina il nido.. e dirlo fà uno strano effetto, perché pare che dalle 4, ora in cui lo andrò a prendere, verrà catapultato in un mondo da grandi, e lui grande non lo è. E' lui stesso a dirlo! "io no sono grande, sono piccolo!!" afferma quasi ogni giorno, rivendicando il suo diritto ad essere quello che è.
Il mio piccolo uomo è entrato al nido quando aveva appena 5 mesi..mi sento un po' madre degenere ogni volta che ci penso, ma non avevo alternative ed è stato bene così.
Quel nido, e le sue educatrici, sono state veramente fondamentali nella sua crescita.. io lo so che lui non si ricorderà di loro tra un po', ma sono io che avrò sempre uno splendido ricordo di loro, di come hanno fatto crescere il mio tato, ed anche se il "ricordo" potrà affievolirsi in lui, sono le acquisizioni, la stima di sè, la curiosità per il mondo, i suoni, i colori, il piacere di stare con gli altri bambini e cioè il frutto del lavoro fatto al nido che resterà sempre con lui e sono il lascito più importante di questa scuola e di queste educatrici.
Adesso devo affrontare solo l'ultimo prelevamento dal nido, cercando di mantenere una certa dignità.
Speriamo bene

venerdì 31 maggio 2013

progressi

Mi dispiace un po' che questo mio spazio sia un po' abbandonato a sè stesso. Ciò è dovuto alla quantità di impegni che di giorno in giorno si appropriano del mio tempo, e dalla troppa stanchezza per scrivere la sera. Ma mi rendo conto che mi manca, soprattutto quando ci sono tanti pensieri che spesso prendono il loro giusto ordine solo quando si mettono giù.
Più che altro in questo periodo sono sempre più sopresa da Mattia. Lo so che è normale, che questa è l'evoluzione normale dei bambini ecc.. ma come si fa a non essere colpiti dai momenti in cui realizzi che il tuo bambino sta diventando grande? Pare ieri eh?...
E invece ti trovi con una patatona di bambino che è bello, sorridente, luminoso e felice.. e per me è così meraviglioso osservare tutti i suoi progressi, le espressioni che aumentano, le frasi che riflettono i suoi pensieri. Scoprire, parlando, la sua sfera interiore, il modo in cui si sta sviluppando la sua personalità: tutti questi nuovi tratti, questo percorso a cui si aggiungono sempre più aspetti, mi emoziona tantissimo. Io sono davvero orgogliosa di lui. Lui, che pure è testone e pure fa i capricci, ma ha una capacità di cogliere gli stati d'animo che a volte mi spaventa.. sa usare benissimo espressioni "sono contento", "è divertente" "ho paura" ecc.. e quando mi vede un po' accigliata è lui che mi chiede "sei triste?" pazzesco! Quando me lo chiede io ovviamente dico di no! mamma è solo un po' stanca! e poi mi guardo bene dal far trasparire di questi sentimenti. E' vero che i bambini non devono vivere in una campana di vetro, ma è anche vero che c'è un tempo per ogni cosa, e io non ho davvero intenzione di renderlo partecipe di pensieri da adulti. Voglio che viva sereno la sua infanzia.
A settembre andrà alla materna e infine mi sono dovuta rassegnare al fatto che non è uno scherzo.. è proprio così! Per adesso mi godo i suoi ultimi mesi di nido, dove continua a colorare, giocare e suonare gli strumentini musicali che lui adora! e sono sicura che questi mesi estivi (ah, a proposito.. arriva l'estate o passiamo direttamente al Natale?) mi restituiranno un ragazzino pronto per affrontare una nuova, grande avventura!

sabato 25 maggio 2013

ultime dal fronte

Eccoci qua, alla fine dell'anno scolastico.
Un anno che è corso alla velocità della luce, complici tutti gli impegni che abbiamo avuto e i molti pensieri che hanno accompagnato questi impegni.
Io sono abbastanza soddisfatta, anche se esco da due giorni di "assorbimento botta". Ebbene, non ho passato il concorso. Lo immaginavo, del resto la mia giornata è fatta di 24 ore, e se studio per l'università non posso più focalizarmi su altro, perché nel mezzo c'è un bambino e un lavoro. Però sappiate che fa male, perché io davvero ce la sto mettendo tutta, ma purtroppo, ripeto, non ho tempo per fare tutto, e devo in un certo senso rassegnarmi al fatto che le mie piccole conquiste saranno tutte quante sudate. E pazienza.
La casa va avanti.. questa tutto sommato non ci sta dando pensieri. O meglio, sappiamo che il problemino è sempre dietro l'angolo ma tutto sommato abbiamo il controllo della situazione, e quindi bene. Qui devo dire che per fortuna c'è il mio compagno che si occupa praticamente di tutto.. ormai il suo telefono sta per fondere e chiede pietà ogni sera! speriamo che non ci abbandoni!!
L'università procede bene.. insomma è vero che non ho passato il concorso, ma in compenso ho superato una marea di esami e l'obiettivo è terminare quelli del terzo anno in questa sessione, in modo da lasciarmi l'estate e l'autunno per la tesi. Che poi c'è lo sprint finale degli esami del quarto anno. Se non ci fosse stato questo maledetto concorso adesso, che, mannaggia a lui, mi ha messo i bastoni fra le ruote, direi che sono abbastanza soddisfatta di me stessa. Adesso, invece, mi sento un po' qui a dover ricomporre i cocci di un'autostima un po' scesa, perché se mi fossi concentrata di più forse avrei avuto qualche chance. Quando è uscito il bando, io e il mio compagno abbiamo fatto un altro ragionamento, quello di privilegiare un percorso più lungo, ma sicuro, e quindi questo è quanto. Però.. uff.
Mattia è anche lui alla fine del suo percorso al nido. Lo abbiamo iscritto alla scuola dell'infanzia e il prossimo anno inizierà una nuova avventura.. per lui si tratterà di un grande cambiamento.. quest'estate cambiamo casa e insieme lui cambierà ambiente didattico... io già inizio a incrociare le dita! Il fatto che noi siamo dai nonni spesso però gli permette di entrare in confidenza con quello che sarà il suo nuovo ambiente, dove piantare saldamente le radici. Noi spesso lo accompagnamo a vedere i lavori che si stanno facendo il quella che a breve sarà la nostra casa.. proprio per abituarlo a questo fatto. Credo che, nonostante le sue paure per i signori strani (così chiama idraulico ed elettricista!) qualcosa abbia capito: qualche giorno fa la maestra mi ha detto: "sai che Mattia oggi, vedendo gli scatoloni dei pannolini che sono arrivati all'asilo, ha detto che anche lui ha a casa tanti scatoloni pieni di vestiti, perché domani va a vivere dalla nonna!!" beh,  anche se il concetto temporale lascia a desiderare, e pure un po' quello spaziale, c'è una certa logicità nell'affermazione! Sul versante spannolinamento, nulla da rilevare. Il pupo, molto precoce nel linguaggio,. gran chiacchierone, simpatico e agile nei movimenti, non ne vuole sapere di sedersi sul nemico water.. e sì che le maestre lo spronano in tutti i modi! Un pomeriggio, notando al volo la posizione "spinta" assunta dal nano, la maestra D. lo ha preso e alla velocità della luce lo ha portato in bagno! Quando sono arrivata a prenderlo mi ha descritto il momento dell'evacuazione come un parto.. podalico. Non voglio sapere che cosa sia successo in quel bagno.
Comunque fattostà che per inserire il nanozzo all'asilo il pannolino volenti o nolenti glielo devo per forza di cose togliere, per cui mi sa che questa sarà un'estate all'insegna di secchio d'acqua e mocio Vileda.
Spero che a voi vada tutto bene. Un bacione!

domenica 17 marzo 2013

Lavori in corso


Mamma mia, riesco a prendere un po' fiato solo in questi giorni.. 
il periodo che è andato da dicembre a marzo è stato veramente intenso.. solo per fare qualche numero sono 5 gli esami che ho sostenuto all'università più il mega concorsone.. mah.. intanto ci ho provato!
Ma il periodo che stiamo affrontando ora non è meno intenso.. stiamo predisponendo tutto per la casa.. la prossima settimana partono i lavori e noi entreremo nel tunnel di chi "ha il mutuo da pagare"! Fatto questo che, per una precaria quale io sono, mi preoccupa non poco! Diciamo che i nostri conticini ce li siamo fatti e rifatti e dovremmo starci senza problemi, ma ovviamente finché non si inizia non si può sapere. Comunque speriamo di farcela.
No, in realtà la parte organizzativa, di lavoro, di spostamenti vari è quella che mi preoccupa di meno. Da brava ragazza ansiosa quale io sono, non potevano non insorgere paturnie di tipo esistenziale no? beh del resto, la casa è una scelta di vita, quindi è quasi scontato che sia così.
Ma diciamocele va, che magari una volta dette, sono meno grandi di quanto mi sembrano ora.
Il motivo principale per cui abbiamo scelto dove stiamo costruendo casa è presto detto: la casa che stiamo sistemando è una casa in campagna: ergo il nanozzo avrà una grandiosa possibilità di vivere a contatto con la natura, scoprire che le uova le fanno le galline e che non nascono già dentro le confezioni del supermercato, potrà capire il ciclo delle stagioni e apprezzarne i frutti. Io sono enormemente felice di ciò.. anche io ho avuto questa possibilità ed anche il mio compagno. Insomma siamo tutti d'accordo che la vita di città possiamo lasciarla alla sua scoperta quando sarà più grande, e prenderà la strada dell'università (a tal proposito, nanino, 1- che non ti venga in mente di non farla 2- che non ti venga in mente di fare il pendolare: l'università si deve vivere!); il lato più, ehm..negativo è che questa casa che stiamo sistemando è in realtà il piano terra della casa dei miei.. ergo.... avrò sempre qualche nonno/a a stretto contatto. Questo mi impensierisce non poco: mi impensieriscono i nuovi equilibri che dovremo creare e la nuova convivenza che si dovrà instaurare: se penso che con i miei ho sempre avuto un rapporto piuttosto particolare non nego di avere molte titubanze, ma spero proprio che il fatto di ritornare "all'ovile" da persona adulta (se penso che ce ne siamo andati a convivere praticamente senza soldi [io avevo appena terminato l'università, lui doveva ancora laurearsi!!], in modo del tutto sconsiderato, mi faccio una grande tenerezza, ma allo stesso tempo, cacchio, mi faccio i complimenti! ci vuole fegato anche per quello no??) faccia si che molti dei conflitti si siano risolti, attraverso il rispetto reciproco dei propri ruoli. 
Quello che, forse, mi rasserena abbastanza è il fatto di vedere che i miei, che potrei rimproverare per un sacco di cose (chissà se a ragione o torto) siano, però, dei nonni meravigliosi.. veramente so di poter contare su di loro per l'educazione che voglio dare a mio figlio.. mi commuove vederli dalla finestra del piano di sopra quando si fermano con Mattia ad osservare, in giardino o vicino all'orto, che un grillo ha saltato o che c'è un'ape che vola, o la formica che cammina..o i fiori azzurri che sbocciano. Mi riempie di gioia vedere il modo con cui rispettano la sua curiosità e i suoi ritmi, di come sanno calmarlo con delle improbabili storie di elefanti o conigli. Mi riempie di felicità vedere come in una banale spesa fatta da mia mamma non manchino mai le barrettine di cioccolata che io ripeto di non prendere, e di come lui sia parte integrante della vita della mia famiglia. 
Non lo so, c'è un po' di inquietudine da parte mia.. ho paura che qualcosa possa non andare, di fare il passo più lungo della gamba, che questo momento possa essere rovinato da chissà cosa.. per questo il periodo che sto vivendo è fatto di grandi entusiasmi e di grandi freni, di felicità e di paure, di fiducia e di angoscia.. è un passo grandissimo, che forse a ragione si dovrebbe fare prima di un figlio ma che alla fine si fa quando si può.. e che anche se fosse stato fatto prima, probabilmente tutte le paure e incertezze ci sarebbero state comunque. E poi una delle paure che ho è quella del tempo che passa.. lo so che è sciocco perché cacchio dai, non può parlare così una neotrentenne, però in fin dei conti è così.. mi dispiace che i miei genitori abbiano una distanza di età fra loro parecchio grande, mi dispiace che affrontino sempre più spesso certi discorsi che io puntualmente sdrammatizzo e butto sul ridere. Forse ne hanno bisogno per affrontare questo nuovo momento della loro vita, ma non nego che a me rattrista e, in un certo senso, copre di uno strano velo quello che dovrebbe essere solo un momento di felicità per tutti.
Comunque non voglio intristire nessuno; in realtà tutti partecipano bene, tutti si danno da fare, l'entusiasmo per questo cambiamento è ben sentito da tutti ed è un'onda di energia. Ora è d'obbligo essere lucidi, tenere bene la mira sugli obiettivi e cercare di centrarli tutti. Si perché accanto a questi c'è l'università: è per me fondamentale, per il mio lavoro, laurearmi il prossimo anno a giugno e questo deve essere prioritario, per il bene della mia famiglia. Per ora ci siamo abbastanza.. dovrei riuscire a farcela ma è d'obbligo anche qui non perdersi in chiacchiere.
E niente, in tutto questo Mattia è splendido.. ci è capitato proprio il bambino giusto al momento giusto.. di lui ci sarebbe veramente un libro da scrivere! Ora è quasi un mese che  sta bene, ma abbiamo avuto un inverno piuttosto denso di malattie, con tre cicli di antibiotico e smocciolamenti vari.. Dai che con la primavera forse abbiamo concluso (e fu così che la mattina dopo il nano aveva la febbre a quaranta!!)
Siamo proprio nei due anni comunque eh? diciamo che con lui non c'è un vero e proprio capriccio.. no, con lui si contratta! eh già perché se tu gli dici "Dai che mettiamo a posto le scarpe" lui ti risponderà una frase che inizia con "Nopeché" seguita da una scusa poco plausibile, tra cui, al momento, va di moda un "devo fare una gita nel bosco" (?!!). E quindi tu, madre che non vuoi importi ma farlo ragionare, inizi con la tua litania fatta di "i bravi bambini aiutano la mamma. le proprie cose si sistemano, bisogna essere ordinati".. ecc ecc.. salvo poi accorgerti che il nano proprio non ti si fila e concludi alzando la voce e prendendolo di forza affinché lui, volontariamente, sistemi le sue benedette scarpe. Eh insomma, sono una pedagogista con i fiocchi no?
Spero di riaggiornare a breve, intanto buona settimana a tutti!